Satellite Nasa in caduta incontrollata verso la Terra: impatto previsto per il 9 gennaio
Il satellite scientifico della Nasa, noto come Erbs, è in caduta incontrollata verso la Terra e dovrebbe entrare nell'atmosfera il 9 gennaio (con un margine di incertezza di circa 13 ore). Secondo le stime del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, l'ingresso nell'atmosfera dovrebbe avvenire alle 4:49 del mattino di quel giorno. Anche un frammento del razzo Delta 2, che ha portato in orbita tre satelliti nel 2000, è in caduta libera e dovrebbe entrare nell'atmosfera alle 20:45 dell'8 gennaio (con un margine di incertezza di circa 11 ore).
Il satellite Erbs, che pesa circa 2,5 tonnellate, dovrebbe essere quasi completamente distrutto durante l'impatto con l'atmosfera, ma alcuni frammenti potrebbero raggiungere la superficie terrestre. Secondo la Nasa, "il rischio che qualcuno venga colpito è calcolato in 1 su 9.400". Il satellite Erbs è stato lanciato nel 1984 dallo shuttle Challenger e progettato per funzionare per due anni, ma ha continuato a raccogliere dati sull'atmosfera e il clima per altri 21 anni, misurando i livelli di ozono, vapore acqueo e aerosol. Tuttavia, ha smesso di funzionare nel 2005 e si è unito ai tanti detriti spaziali nell'orbita terrestre.
Il frammento in caduta libera appartiene al razzo Delta 2, lanciato il 21 novembre 2000 dalla base californiana di Vandenberg. Ha portato in orbita il satellite scientifico per l'osservazione della Terra Eo1 della Nasa, il satellite argentino Sc-C e il nanosatellite svedese Munin.
Questo non è l'unico caso di oggetti in caduta incontrollata dallo spazio: gli esperti stimano che episodi simili accadano ogni uno o due giorni. Uno dei casi più noti è stato lo stadio centrale del razzo cinese Lunga Marcia 5B, che pesava 25 tonnellate e aveva il compito di portare in orbita i nuovi moduli della stazione spaziale cinese in costruzione. Questo è stato il quarto lancio incontrollato del razzo cinese, dopo quelli avvenuti nel maggio 2020, maggio 2021 e luglio 2022. I frammenti degli ultimi due sono caduti nell'oceano Pacifico, mentre quelli del maggio 2020 sono finiti su un villaggio della Costa d'Avorio.
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