La Russia e la NASA hanno annunciato i piani per lanciare una missione di soccorso senza equipaggio verso la ISS. La missione è stata organizzata per un problema con la attuale Soyuz ormeggiata alla ISS. Sarà la prima volta che una navicella spaziale viene lanciata per una missione di soccorso.
L'agenzia spaziale Russa Roscosmos e la National Aeronautics and Space Administration (NASA) hanno annunciato i piani per lanciare una missione di soccorso senza equipaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) il 20 febbraio 2023. La missione verrà effettuata utilizzando la nuova navicella spaziale Soyuz MS-23 ed è stata organizzata a seguito di un problema con la attuale navicella Soyuz MS-22, attualmente ormeggiata alla ISS e attualmente ospitante un equipaggio di tre persone. La Soyuz MS-22 è stata trovata con una perdita di liquido refrigerante, un problema che non può essere riparato mentre è in orbita.
Sarà la prima volta che una navicella spaziale viene lanciata per una missione di soccorso in orbita. La Soyuz MS-23 era originariamente programmata per il lancio il 16 marzo con un equipaggio di tre persone, ma ora verrà lanciata senza equipaggio per riportare l'attuale equipaggio di tre persone, costituito da due astronauti russi Dimitri Petelin, Sergey Prokopyev e un astronauta americano Frank Rubio, sulla Terra. La MS-22, che avrebbe dovuto riportare l'equipaggio a casa, è danneggiata.
L'agenzia spaziale russa Roscosmos ha confermato che la perdita di carburante è stata causata da un "impatto" con un micro oggetto cosmico che ha causato la formazione di un foro di meno di un millimetro di diametro. La navicella spaziale Soyuz-23, che inizialmente doveva decollare il 16 marzo con tre passeggeri per la ISS, ora verrà lanciata senza equipaggio il 20 febbraio. La Soyuz MS-22 è l'unica navicella spaziale russa attualmente in grado di trasportare astronauti e attualmente ormeggiata alla ISS, le altre navicelle spaziali in grado di trasportare un equipaggio sono la Crew Dragon americana e altre quattro navicelle spaziali ormeggiate, due russe Progress e due americane Cygnus e Dragon.
La missione è necessaria poiché "non sarà possibile riparare la Soyuz danneggiata in orbita", ha detto Krikalev in una conferenza stampa, tenutasi alla fine della riunione della commissione di indagine congiunta NASA-Roscosmos, istituita in seguito alla perdita di liquido refrigerante dalla Soyuz. Il danno è stato causato da un impatto di un meteorite con un diametro di circa un millimetro, avvenuto ad alta velocità sul radiatore della Soyuz. "È molto difficile sostituire il radiatore della Soyuz in orbita" ha osservato Krikalev "ed è anche difficile e rischioso. Per questo la commissione ha deciso di sostituire la navicella, inviando un'altra navicella sulla ISS." Di conseguenza, la Soyuz MS-22 danneggiata dovrà essere rimossa dal punto di attracco alla Stazione Spaziale e fatta rientrare sulla Terra senza equipaggio. Le operazioni necessarie per preparare la navicella al rientro e quelle per predisporre la nuova navicella ad accogliere l'equipaggio richiederanno del tempo e si prevede che l'equipaggio di tre persone dovrà trascorrere un ulteriore mese nello spazio.
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